Data: 18/05/2009 08:42:00 - Autore: Luisa Foti
Con la sentenza n. 11466 del 18 maggio 2009, la Corte di Cassazione ha stabilito che � nullo il giudizio a cui ha partecipato solo un socio di uno studio professionale in quanto, ci sarebbe dovuto essere litisconsorzio necessario di tutti i professionisti dello studio per l'accertamento di maggior reddito del socio ma sulla base dei ricavi della societ� professionale. Secondo quanto si apprende dalla vicenda, a seguito dell'accertamento di maggiori redditi in capo ad una societ� professionale, il fisco ha elevato proporzionalmente anche il reddito di partecipazione del socio per l'anno 1992. Quest'ultimo ha quindi impugnato l'avviso di accertamento e la commissione tributaria regionale ha dichiarato l'avviso nullo. Su ricorso proposto dal Ministero dell'Economia e delle Finanze e l'Agenzia delle Entrate avverso la statuizione di primo grado, la Corte ha stabilito che �l'unitariet� dell'accertamento che � alla base della rettifica delle dichiarazioni delle societ� di persone e dei loro soci e la conseguente automatica imputazione dei redditi della societ� ai soci configura un'ipotesi di litisconsorzio necessario, con la conseguenza che la proposizione di un ricorso da parte di uno (o pi�) dei destinatari degli avvisi comporta la necessit� d'integrare il contraddittorio nei confronti di tutti gli altri interessati dato che, in caso contrario, si verificherebbe la nullit� del giudizio e della sentenza rilevabile, anche d'ufficio, in ogni stato e grado del procedimento�. Gli Ermellini hanno inoltre aggiunto che �che nel caso di specie il giudizio di primo grado non si � svolto alla presenza o, comunque, previa instaurazione del contraddittorio nei confronti di tutti i litisconsorti necessari, ne consegue che la Commissione Regionale non avrebbe potuto pronunciare nel merito, ma soltanto limitarsi ad annullare la decisione gravata ed a rimettere la causa dinanzi alla Commissione Provinciale in applicazione dell'art.59 del D.lgs.546/1992�.
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