Data: 03/09/2009 08:00:00 - Autore: Luisa Foti
Con la sentenza n. 17377, (adottata l'11 giugno e depositata in cancelleria il 24 luglio), la Suprema Corte di Cassazione, ha stabilito che non sempre il pagamento della fattura e il relativo versamento dell'Iva, fa scattare il diritto della societ� alla deduzione dei costi, soprattutto se ci si trova di fronte a fatture �soggettivamente� false e cio� emesse con intestazione fittizia. In questi casi, secondo la motivazione della Corte, la societ� contribuente deve provare non di non essere al corrente dell'operazione illecita (falso documentale). Secondo la ricostruzione della vicenda, una societ� aveva proposto ricorso dinanzi alla Commissione Provinciale di Brescia per l'annullamento dell'avviso di accertamento: era stato contestato alla societ� ricorrente, l'indebita deduzione dei costi afferenti ad �operazioni soggettivamente inesistenti�. Gli Ermellini, su ricorso proposto dal Ministero dell'Economia e delle Finanze e dell'Agenzia delle entrate, soccombenti sia in primo che in secondo grado, hanno deciso la questione rifacendosi alla nozione di �operazioni soggettivamente inesistenti� elaborata dalla giurisprudenza, affermando che �il diritto alla detrazione dell'imposta versata in rivalsa al soggetto, diverso dal cedente/prestatore, che ha tuttavia, emesso la fattura, non sorge immancabilmente, per il solo fatto dell'avvenuta corresponsione di imposta ivi formalmente indicata, ma richiede altres�, che il committente/cessionario, il quale invochi la detrazione, fornisca, sul proprio stato soggettivo in ordine all'altruit� della fatturazione, riscontri precisi, non esaurientesi nella prova dell'avvenuta consegna della merce e del pagamento della stessa nonch� dell'Iva riportata sulla fattura emessa dal terzo, trattandosi di circostanze non decisive, rispetto al Thema Probandum, in rapporto alla peculiarit� del meccanismo dell'Iva e dei relativi, possibili abusi�. �Sul piano dell'Onere della prova � conclude la Corte - mentre spetta all'Ufficio finanziario che contesta la deduzione dimostrare che l'operazione cui essa si riferisce � soggettivamente inesistente, spetta invece al contribuente provare di non avuto consapevolezza della rilevata falsit�, trattandosi di condizione necessaria al fine di ottenere la deduzione�.
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