Data: 23/10/2009 09:00:00 - Autore: Luisa Foti
Incrementare la capacit� di offerta del sistema bancario e finanziario del Mezzogiorno, sostenere le iniziative imprenditoriali pi� meritevoli, canalizzare il risparmio verso iniziative economiche che creino occupazione nelle Regioni meridionali. Sono questi i tre obiettivi fondamentali che si propone il governo con il disegno di legge sulla cd. �Banca del Mezzogiorno�. Lo rende noto la Presidenza del Consiglio dei Ministri che con una nota fa sapere che il ddl � finalizzato creare a migliori condizioni di sviluppo del credito del mezzogiorno. La cd. �Banca del mezzogiorno� dovr� far fronte ai problemi che creano squilibri nel territorio nazionale, sanando i problemi che affliggono le regioni del su Italia, Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sardegna e Sicilia. �Lo Stato, in questo progetto, assume il ruolo di facilitatore di processi e dell'iniziativa privata. Entra come socio promotore e la scommessa - ha dichiarato il Ministro Tremonti in conferenza stampa - � che la banca vada avanti con le proprie gambe�. Il comitato promotore, costituito senza oneri per la finanza pubblica, (in attuazione a quanto previsto dall'art. 6-ter del decreto legge 25 giugno 2008 n. 112 convertito in legge con modificazioni dalla legge 6 agosto 2008 n. 133) avr� il compito di porre in essere tutte quelle attivit� finalizzate a rendere effettivo l'intervento. Esso sar� composto da un massimo di 15 membri, proposti dal Ministero dell'Economia e delle Finanze e nominati da Presidente del Consiglio dei Ministri. La banca operer� come istituzione finanziaria di secondo livello per i primi cinque anni, �promuovendo in particolare il credito alle piccole e medie imprese anche con il supporto di intermediari finanziari con adeguato livello di patrimonializzazione�, come si legge dalla nota diffusa dalla governo. Lo Stato parteciper� con 5 milioni di euro, (risorse stanziate in base all'art. 6-ter del decreto-legge 112/2008 convertito dalla legge 133/2008). Tali finanziamenti saranno finalizzati a favorire la costituzione di nuove imprese, l'imprenditorialit� giovanile e femminile, l'aumento dimensionale e l'internazionalizzazione, al fine di creare maggiore occupazione.
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