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Data: 12/11/2009 16:17:00 - Autore: Roberto Cataldi In relazione al disegno di legge sul "processo breve" sono intervenuti con una nota congiunta Luca Palamara e Giuseppe Cascini, rispettivamente presidente e segretario generale dell'Anm dichiarando senza mezzi termini che la riforma può avere effetti devastanti destinando inevitabilmente la prescrizione processi per reati gravi. "La lettura del disegno di legge sul cosiddetto 'processo breve', presentato stamane al Senato, - scrivono Palamara e Cascini - conferma e aggrava le forti perplessita' gia' espresse ieri dall'Anm nell'incontro con la Consulta per la giustizia del Pdl, pur in assenza di testi e di particolari. Oggi sentiamo il dovere di dire che questa riforma avrebbe effetti devastanti sul funzionamento della giustizia penale in Italia. [...] Gli unici processi che potranno essere portati a termine saranno quelli nei confronti dei recidivi e quelli relativi ai fatti indicati in un elenco di eccezioni (articolo 2, comma 5 del disegno di legge) che pone forti dubbi di costituzionalita'. E' impensabile, infatti, che il processo per una truffa di milioni di euro nei confronti dell'imputato incensurato si estingua, mentre debba proseguire il processo per una truffa da pochi euro, commessa da una persona gia' condannata, magari anni prima, per altro reato". Ma non basta. Palamara e Cascini elencano una serie di reati gravi che saranno imevitabilmente destinati alla prescrizione. Si tratta di processi quali "abuso d'ufficio, corruzione semplice e in atti giudiziari, rivelazione di segreti d'ufficio, truffa semplice o aggravata, frodi comunitarie, frodi fiscali, falsi in bilancio, bancarotta preferenziale, intercettazioni illecite, reati informatici, ricettazione, vendita di prodotti con marchi contraffatti; traffico di rifiuti, vendita di prodotti in violazione del diritto d'autore, sfruttamento della prostituzione, violenza privata, falsificazione di documenti pubblici, calunnia e falsa testimonianza, lesioni personali, omicidio colposo per colpa medica, maltrattamenti in famiglia, incendio, aborto clandestino". |
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