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Data: 14/11/2009 10:00:00 - Autore: Roberto Cataldi
Anche un centro commerciale deve considerarsi come luogo di privata dimora. Per questo chi commette un furto sarà soggetto all'aggravante. Parola di Cassazione. La Corte spiega che un centro commerciale è un po' come la casa perchè vi si "svolge parte delle attivita'
della vita privata" della gente.
Si tratta delle aggravanti previste dall'art. 624 bis c.p. che punisce "i furti
commessi in abitazione o in luogo di privata dimora".
La decisione è della quinta Sezione penale (sentenza 43452/2009) che ha accolto le richieste delle procura di applicare l'aggravande a due ladruncoli in precedenza condannati per furto semplice.
E' stata la procura a far rilevare che il centro commerciale deve considerarsi luogo di privata dimora perche' in esso "le persone si trattengono per compiere atti della loro vita privata anche se in
modo transitorio e contingente".
La nozione di privata dimora - spiega la Corte - "comprende qualsiasi
luogo destinato permanentemente o transitoriamente all'esplicazione
della vita privata o delle attivita' lavorative, culturali,
professionali".
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