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Data: 30/06/2003 - Autore: Cristina Matricardi
Anche le telefonate fatte dalla moglie tradita all'amante del proprio marito possono essere considerate moleste. Lo ha stabilito la Corte di Cassazione (Sent. 12997/2003) condannando così una donna che, accecata dalla gelosia, aveva preso a telefonare in modo insistente all'amante di suo marito. I Giudici di Piazza Cavour hanno precisato che il reato delle telefonate moleste, non viene meno, neanche nel caso in cui si agisca per motivazioni "di carattere emotivo-passionale" e che "non hanno alcun rilievo i motivi che hanno spinto il soggetto ad agire, quando vi sia comunque da parte dello stesso la coscienza e la volontà di porre in essere una condotta in grado di interferire sgradevolmente nella altrui sfera di libertà e di quiete".
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