Data: 25/02/2010 10:00:00 - Autore: Luisa Foti
La precarietà diventa una malattia: secondo alcuni dati, forniti dall'istituto superiore per la prevenzione e la sicurezza sul lavoro, il cd. “mal d'ufficio” colpisce almeno dieci milioni di italiani. La giornata dedicata alla promozione della salute sui luoghi di lavoro, è stata quindi l'occasione per l'assessore comunale alla salute Giampaolo Landi di Chiavenna, per occuparsi della preoccupante situazione che colpisce milioni di italiani e proporre l'introduzione dello psicologo nelle aziende. La sindrome del precario, è quindi diventata una priorità per il comune di Milano: è stato proprio l'assessore milanese alla salute ad annunciare un tavolo con Assolombarda e Unione del commercio per promuovere questo innovativo progetto. “Questo è ormai il lato nascosto del lavoro, sempre più competitivo e sempre meno a dimensione d'uomo”, ha commentato Landi. L'istituto che si occupare della promozione della salute sul logo di lavoro (Ispesl) ha infatti diffuso dati preoccupanti: quasi al metà degli italiani infatti sono sarebbe soddisfatto del proprio lavoro. Sarebbe infatti del 43% la percentuale stimata dall'istituto. L'indagine rileva che gli episodi di prepotenza e discriminazione sarebbero le cause più frequenti di malessere psicofisico: insonnia, stress e depressione potrebbero essere generati da tali episodi. “I dati dell'Ispesl - ha dichiarato l'assessore - non fanno che confermare, purtroppo, i numeri e le percentuali su scala europea fornite dall'Inail e che noi denunciamo da tempo: le vittime di questa tipologia di stress in Europa sarebbero circa 40 milioni, con un costo per la collettività davvero impressionante. I giorni di lavoro perduti ogni anno sono il 50%, pari a circa 20 miliardi di euro. Come se tutto ciò non bastasse sappiamo che a Milano è ormai diagnosticata anche una vera e propria sindrome da lavoro precario: rimuginare continuamente sul posto che non c'è, o che finirà insieme al contratto a scadenza”.
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