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Data: 11/03/2010 09:00:00 - Autore: Avv. Paolo M. Storani In data 9 marzo 2010 la Corte d'Appello delle Marche ha deciso il processo penale riguardante il notissimo caso dell'ex Direttore Artistico del Teatro Lauro Rossi di Macerata che, separato da alcuni mesi, venne arrestato il 4 luglio 2006, poche ore dopo il fortunoso ritrovamento della moglie all'interno di un cassonetto della spazzatura in località periferica, pressoché in fin di vita dopo un tentativo di strangolamento con il filo del telefono. L'imputato aveva fatto visita alla ex di primo mattino recando con sé un pacchetto di paste, ma anche un bastone. Le aveva legato le mani con del nastro adesivo e l'aveva chiusa in un sacco porta abiti di quelli in uso in ambito teatrale. La sfortunata protagonista, poi rimasta lungamente in sala di rianimazione, deve la vita ad un passante che udì il flebile lamento ed aprì il cassonetto certo di trovarvi un gattino abbandonato. Nel frattempo, l'imputato era rientrato al lavoro dissimulando l'accaduto. In primo grado il Gup del Tribunale di Macerata lo aveva condannato ad otto anni di reclusione, dopo avergli riconosciuto la seminfermità mentale in un contrastante esito di elaborati peritali. La Procura Generale ha chiesto e ottenuto l'aggravio della condanna a nove anni e quattro mesi; anziché la libertà vigilata, come pena accessoria, è stato inflitto un anno in una casa di cura e custodia. Il PM ha anche chiesto l'applicazione della custodia in carcere o in un ospedale psichiatrico giudiziario, alla luce della non totale incapacità di intendere e di volere e della gravità del reato. La Corte non ha statuito: si vedrà in sede esecutiva. La gravità assoluta del caso ha già attirato l'interesse dei media che hanno dato ampio risalto al caso; tant'è che sia “Amori Criminali”, condotto da Camila Raznovich, sia “Storie Maledette” curato da Franca Leosini, ambedue su Rai3, hanno ampiamente trattato la vicenda in tv. Scontato il ricorso per cassazione da parte del collegio di difesa sicché sarà la Suprema Corte a sancire l'epilogo dell'atroce vicenda. |
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