Data: 13/03/2010 10:00:00 - Autore: Luisa Foti
Secondo una nota diffusa dal Consiglio dei Ministri, sarebbe stata approvato dal Governo il decreto legge di recepimento della direttiva U.E. sui servizi media audiovisivi. Il provvedimento normativo, proposto dal Ministro dello Sviluppo Economico Claudio Scajola, e da Andrea Ronchi, Ministro per le politiche Europee, � stato approvato l'1 marzo scorso e si occupa tra le altre cose di tutelare i minori attraverso l'introduzione di una disciplina molto pi� severa, rispetto a quella precedentemente vigente, soprattutto per quanto riguarda l'adeguamento in delle televisioni alle innovazioni tecnologiche che si sono avute nel settore radiotelevisivo. I minori verranno pi� tutelati soprattutto dai programmi dal contenuto �nocivo�, quale potrebbe essere quello pornografico: � stato infatti introdotto un divieto di tipo assoluto di trasmissione ti programma di tale contenuto dalle ore 7 alle ore 23. Tutte le misure a favore dei minori verranno valutate sulla base di criteri elaborati dal Comitato di applicazione del Codice Media e Minori e saranno poi soggetti all'approvazione del Ministro dello sviluppo economico (con apposito decreto). In generale i programmi dal contenuto pericoloso saranno vietati dall'inizio e visibili solo in seguito all'inserimento di uno specifico codice che potr� attivare l'utente. Dalla nota diffusa dal governo si apprende che, il decreto approvato, andr� ad incidere sul decreto legislativo del 31 luglio 2005 n. 177, in materia di radiotelevisione (Testo unico della radiotelevisione). Tra le novit� da evidenziare, oltre al rafforzamento della tutela dei minori, il decreto indica le attivit� escluse da questo tipo di regolamentazione, e cio� i blog, i motori di ricerca, versioni elettroniche di quotidiani e riviste, giochi on line; il provvedimento si occupa quindi di reintrodurre obblighi di programmazione per tutti gli operatori e infine di semplificare il posizionamento dei canali televisivi sul telecomando, attraverso la sinergie dell'attivit� del Ministero e dell'Autorit� Garante per le telecomunicazioni.
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