Data: 22/05/2010 10:35:00 - Autore: Roberto Cataldi
La quinta sezione penale della Corte di Cassazione ha stabilito che non costituisce reato tacciare gli esponenti di un partito di estrema destra come "neonazisti" o "nazifascisti" giacch� sussiste l'esimente del diritto di critica. Secondo la Corte esiste una collusione e una vicinanza storica tra fascismo e nazismo e se un partito "si rif� pi� o meno esplicitamente all'ideologia fascista" � giustificato l'uso di espressioni e parole sferzanti caratterizzate da una forza polemica che risulta comunque proporzionata all'oggetto della critica. Nella parte motiva della sentenza (n. 19449/2010) la Corte ripercorre la Storia dello stato italiano ed afferma che vi � una base di verit� nella critica che identifica nazismo e fascismo nel quadro delle scelte di razzismo che risultano dalla storia ufficialmente documentata.
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