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Data: 25/05/2010 10:00:00 - Autore: Notiziario
Il Cnf ha riferito in una nota che "La media-conciliazione ha segnalato problemi che da tempo il Consiglio nazionale forense aveva comunicato alle istituzioni" e sottolinea che "da mesi la Commissione istituita
dal Consiglio con l'apporto degli Ordini e delle Associazioni, ha lavorato sul testo proposto dall' ufficio legislativo del ministero della Giustizia".
Il Consiglio forense ha gia' "segnalato al Ministero
che la obbligatorieta' della conciliazione e' stata una scelta
politica esclusiva del legislatore italiano che si pone in contrasto
con la Costituzione; che l'annullabilita' del mandato incide sul
rapporto avvocato-cliente facendo ricadere sul cliente l'errore
omissivo dell'avvocato e quindi pregiudica gli interessi del cliente;
che il rimedio dell'annullabilita' e' distonico rispetto
all'orientamento della Corte di Cassazione, che in questi casi prevede
il rimedio del risarcimento del danno; per l'omissione e' sufficiente
la sanzione disciplinare".
Peraltro, si legge nella nota, "Le proposte del Cnf tengono conto della
direttiva comunitaria e delle realta' locali, che sono assai diverse
tra loro, in alcune gia' effettuandosi la conciliazione con successo,
in altre invece paventandosi la conciliazione per il gravoso carico di
lavoro che comporterebbe e per la scarsita' delle risorse per metterla
in atto. Di ciascuna realta' si terra' conto, compreso di quelle in
cui la conciliazione dovra' avvenire con il patrocinio gratuito".
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