Data: 27/05/2010 09:00:00 - Autore: Massimiliano Pari
Il recente Decreto Legislativo 4 marzo 2010, n. 28 in materia di mediazione finalizzata alla conciliazione delle controversie civile e commerciali, sta sollevando numerosi interrogativi non solo riguardo alla sua applicazione, ma anche in merito all'iter formativo necessario per accedere a questa nuova professione. In particolare molti professionisti si chiedono come si diventa mediatori/conciliatori professionisti e se sia opportuno o meno frequentare i corsi di 40 ore circa, attualmente promossi da molti Enti pubblici e privati accreditati dal Ministero della Giustizia ai sensi della normativa previgente al D.Lgs. 28/10. Va subito sottolineato che molti dubbi e perplessit� sono destinati a trovare una definitiva risposta negli emanandi regolamenti attuativi, che a breve dovrebbero completare il quadro normativo sulla mediazione finalizzata alla conciliazione. In attesa della pubblicazione dei nuovi regolamenti, lo stesso D. Lgs 28/2010, stabilisce che rimangono vigenti i D.M. 222 e 223 del 2004 che regolano, fra l'atro, anche i requisiti che i mediatori/conciliatori professionisti debbono avere per richiedere l'iscrizione in un Ente di conciliazione. Il D.M. 222 del 2004 prevede che gli Enti di conciliazione debbono avere la disponibilit� di un minimo di 7 conciliatori che abbiamo almeno uno dei seguenti requisiti professionali: - Essere un Professore universitario in discipline economiche o giuridiche; - Essere professionisti (in materie giuridiche o economiche) con anzianit� non inferiore ai 15 anni; - Essere magistrati in quiescenza; - Essere laureati in materie giuridiche o economiche ed avere frequentato un corso organizzato dagli Enti iscritti nell'apposito registro tenuto dal Ministero della Giustizia. I corsi di cui all'ultimo punto dell'elenco, sono disciplinati ancora dal Decreto dirigenziale 24 luglio 2006 che, in quanto richiamato dal D.M. 222/04, deve considerarsi attualmente vigente fino a nuova disposizione. Tutto ci� premesso, proviamo ad esaminare le domande pi� ricorrenti in materia. Gli attuali corsi di 40 ore sono validi per diventare Conciliatori professionisti, anche dopo l'emanazione del D.Lgs. 28/2010? Come ricordato, fino all'emanazione del nuovo regolamento, sono vigenti i D.M. collegati alla vecchia normativa, di conseguenza i corsi di 40 ore organizzati da Enti accreditati dal Ministero rimangono validi ai fini descritti dalla normativa. Tuttavia non � dato sapere cosa precisamente disporranno i nuovi regolamenti sullo specifico. Molto probabilmente questi apporteranno delle modifiche sostanziali all'iter formativo dei mediatori/conciliatori ed � plausibile, anche alla luce di quanto detto dal Capo dell'Ufficio Legislativo del Ministero della Giustizia, Dott.ssa Augusta Iannini durante un convegno di Maggioli Editore nel dicembre 2009, che a coloro che hanno gi� frequentato il corso di 40 ore prima dell'emanazione del nuovo regolamento venga chiesto un'integrazione della propria formazione, pur rimanendo salvo quanto gi� acquisito. I corsi per Conciliatori a cosa danno diritto? La frequenza di un corso di 40 ore organizzato da un Ente accreditato dal Ministero attualmente � un requisito indispensabile (fatta eccezione per i professionisti iscritti all'albo da almeno 15 anni, i magistrati in quiescenza ed i professori universitari) per richiedere l'iscrizione nelle liste di Enti di conciliazione pubblici o privati. Deve essere sottolineato che gli Enti sono liberi di aggiungere ulteriori requisiti o richiedere ulteriori adempimenti per assumere nelle proprie liste mediatori/conciliatori. Pertanto la frequenza del corso non comporta nessuna attribuzione automatica di diritti o di prerogative per l'esercizio dell'attivit� di conciliatore/mediatore, ma consentono di ottenere un requisito indispensabile per tale attivit�. Quali sono le materie trattate durante il corso? Anche i programmi dei corsi di 40 ore sono disciplinati dai vecchi regolamenti. In particolare il corso deve prevedere: �almeno 32 ore di lezione, di cui non meno di 16 ore di pratica e 4 ore per la valutazione, con i seguenti contenuti minimi: strumenti di risoluzione delle controversie alternativi alla giurisdizione; principi, natura e funzione della conciliazione; esperienze internazionali e principi comuni tari; compiti, responsabilit� e caratteristiche del conciliatore; rapporti tra conciliatore e organismi di conciliazione; tecniche di conciliazione; la procedura di conciliazione; rapporti con la tutela contenziosa; �almeno 8 ore di lezione con i seguenti contenuti minimi: le controversie di cui all'art. 1 d.lgs 17 gennaio 2003, n. 5; i riti societari d� cognizione ordinaria e sommaria. La maggior parte del programma �, quindi, dedicata all'apprendimento delle nozioni di base delle tecniche di mediazione e di conciliazione soprattutto attraverso l'analisi e la simulazione di casi pratici. La seconda parte del corso (8 ore) necessariamente sar� modificata poich� non pi� utile all'esercizio dell'attivit� di mediatore/conciliatore ai sensi della nuova normativa.
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