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Data: 01/06/2010 16:10:00 - Autore: Notiziario
Lo Snals Confsal considera iniqua, nei confronti di scuola università e ricerca, la manovra economica correttiva
e rimarca "la cancellazione - per il personale di
scuola, universita' e ricerca - dalle anzianita' di servizio dei
prossimi 3 anni".
In questo modo spiega lo Snals Confsal, si colpisce "soltanto
questa tipologia di personale, che fruisce di una progressione
economica per anzianita', sia sul piano retributivo immediato sia sul
piano previdenziale (pensione e buonuscita). Una penalizzazione
aggiuntiva rispetto a quella che colpisce tutto il pubblico impiego
con il blocco dei contratti e delle retribuzioni".
Secondo Snals Confsal "Il personale della nostra scuola, che percepisce retribuzioni
di gran lunga inferiori alla media europea aveva trovato un minimo riequilibrio nello sviluppo per anzianita',
gia' coperto con le attuali risorse contrattuali e non bisognoso di
nessuna risorsa aggiuntiva per i prossimi anni. Altri danni arrivano
dall'intervento sui trattamenti di fine rapporto con cui il datore di
lavoro 'Stato' decide di rateizzare il pagamento di somme che
dovrebbero essere via via accantonate per il lavoratore e, quindi,
immediatamente e integralmente disponibili per l'erogazione al momento
del collocamento a riposo".
Il segretario generale Marco Paolo Nigi spiega che Snals Confsal è disponibile a valutare interventi correttivi della spesa pubblica ma "intende reagire con fermezza di fronte a scelte che non
paiono del tutto ispirate a principi di giustizia ed equita'. Esse
colpiscono ingiustamente i dipendenti pubblici di scuola, universita'
e ricerca che sono da considerare un settore di investimento
produttivo per il Paese".
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