Data: 09/08/2010 10:30:00 - Autore: Avv. Paolo M. Storani
Neopatentati: nel corso dei primi tre anni dal conseguimento della patente di guida - categoria B - il tasso alcolemico viene ridotto in modo draconiano da 0,5 grammi per litro di sangue a ZERO ASSOLUTO. Ovvio che nel novero di tale categoria rientrino automaticamente tutti i giovani sotto i ventuno anni. Viene inserito con efficacia immediata (entrata in vigore gi� avvenuta in data 30 luglio 2010 con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della Legge n�120/2010 del giorno 29.07.'10) l'Art. 186-bis Codice Stradale intitolato "Guida sotto l'influenza dell'alcool per conducenti di et� inferiore a ventuno anni, neopatentati e per chi esercita professionalmente l'attivit� di trasporto di persone o di cose". Pertanto, il divieto assoluto e categorico riguarda anche autotrasportatori (conducenti professionali di mezzi pesanti, autoarticolati ed autosnodati), tassisti, autisti di mezzi di trasporto pubblico e privato: per costoro perdura per tutta la vita lavorativa, che ora arriva all'et� di sessantotto anni (prima il limite massimo di et� era sessantacinque). All'Art. 218-bis CdS � stabilito che se si commette una violazione grave che comporti la sospensione della patente, nel primo triennio di guida conseguir� una sanzione accessoria aumentata di un terzo la prima volta, mentre in occasione delle successive infrazioni l'aumento sar� della met�. Viene mantenuta per i piloti neofiti la penalizzazione raddoppiata sui punti-patente. In un'altalena di bastone e carota, i neopatentati vengono, per�, premiati se nel medesimo triennio non commettono infrazioni: in tal caso, viene attribuito loro un punto all'anno. Pleonastico soggiungere che le sanzioni irrogabili sono pesantissime e diversificate anche in relazione alla guida alterata dall'assunzione di droghe. Da ricordare, infine, che per i neopatentati resta confermato il divieto di oltrepassare, nell'arco del primo triennio di guida, il limite di velocit� dei 100 kmh in autostrada e dei 90 kmh in superstrada. Chiarissimo il messaggio: o guidi o bevi! Temo che ci si dovr� astenere financo dai Mon Ch�ri, la pralina della Ferrero con la ciliegia annegata all'interno che ha il 13% di liquore, e dalle torte inzuppate nel liquore. Il legislatore cambier� l'arte pasticciera? La zuppa inglese ce la passano? L'alchermes quanto alza?Mettiamo che io abbia vent'anni (per gamba pi� una giunta di altri sette, ma si fa per esemplificare) ed ordini al ristorante una pastiera napoletana: dalle mie parti non la sanno fare, dalle mie parti non sanno fare nessun dolce, n� sanno fare i pasticcini: evitateli. Dalle mie parti non sanno neppure cosa sono. Non � proprio roba per loro. Si danno tante arie, eppure neanche le migliori pasticcerie sono in grado di avvicinarsi ai dolci del Sud. Ma i miei nonni materni erano delle Province di Napoli e di Avellino ed ho avuto modo di apprezzare quei sapori. La ricetta grosso modo � pasta frolla ripiena di grano bollito, ricotta, canditi ed aroma di fiori d'arancio; ora, se nell'impasto 'sti ignoranti mi ci ficcano il liquore, io che colpa ho?! Facciamo scontare l'infrazione al pasticciere incapace!

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