Data: 14/08/2010 08:00:00 - Autore: Avv. Paolo M. Storani
Sarebbe stata una novità preferibile ad un tatuaggio: poter urlare dalla nostra targa l'amore per la persona adorata, per la nascita di un figlioletto o sfidare l'universo mondo pur di far sapere che siamo orgogliosissimi della squadra del nostro cuore? No, zero carbonella. In pratica, ai sensi dell'Art. 100 del Codice della Strada, come riformato con la Legge n°120/2010 con l'introduzione del nuovissimo comma 3-bis), potremo soltanto conservare la nostra targa se ci aggrada, se non la ricolleghiamo ad un brutto ricordo, insomma se la sequenza alfanumerica ci è gradita o è facilmente memorizzabile; in sostanza, la burocrazia ha imposto un alt ingiustificato ad un'iniziativa che sarebbe stata semplicemente fantastica per le Forze dell'Ordine con costi tutto sommato contenuti: per contro, si è sostenuto che avrebbe reso più complicata la gestione dei sistemi della motorizzazione civile. Semplicemente un'eresia. Si potevano stabilire le medesime sequenze in vigore: ad esempio due lettere, tre numeri ed altre due lettere; oppure partire ex novo, come si fece già varie altre volte nella storia delle targhe in Italia; si poteva partire da un colore diverso per le nuove; in buona sostanza, mi sarei recato alla Motorizzazione Civile avanzando la richiesta di personalizzare in un certo modo la targa della mia nuova macchina o chiedere di radiare dal pubblico registro quella già in mio possesso, sostituendola con la nuova; se nessuno sino a quell'istante possedeva quella risultante alfanumerica, via all'immatricolazione personalizzata proprio come quando ti rechi alla biglietteria ed acquisti quel dato posto di treno o di teatro. In tal modo, la targa avrebbe seguito sempre il proprietario e non più il mezzo, in un intrico di passaggi di proprietà spesso complicati. Il meccanismo avrebbe semplificato non poco la rintracciabilità in caso di sinistri senza arrestarsi o di multe al volo. Evidentemente la burocrazia gestita dalla Casta dei bramini teme le novità anche quando sono positive e pure foriere di gesti creativi. Ci si poteva sbizzarrire a buon mercato. Tempo mesi diciotto dal 30 luglio 2010, giorno di entrata in vigore della Legge n°120/2010, anche le minicar ed i ciclomotori che recano ancora il cosiddetto targhino dovranno mettersi in regola con la targa. In conclusione, l'innovazione banale apportata dal nuovo comma 3-bis dell'Art. 100 del CdS (articolo intitolato "Targhe di immatricolazione degli autoveicoli, die motoveicoli e dei rimorchi") prevede che la targa generata dal sistema si potrà mantenere in caso di trasferimento della proprietà del veicolo, costituzione di usufrutto, locazione con facoltà di acquisto, esportazione estera e cessazione dalla circolazione. Ovviamente, la targa non sarà abbinabile a più di un veicolo. Per far qualche cosa di personalizzabile ci toccherà tatuarci tutti come Marco "Matrix" MATERAZZI.

Tutte le notizie