Data: 22/08/2010 10:00:00 - Autore: Luisa Foti
Con la sentenza 27735/2010 la Corte di Cassazione ha stabilito che un'eventuale accusa di corruzione emessa contro i vertici dell'azienda fa sorgere la contestuale responsabilit� penale e amministrativa dell'impresa stessa se il reato di corruzione � commesso �nel suo interesse o a suo vantaggio� come si legge dalla parte motiva della sentenza. La sentenza � stato emessa dalla sesta sezione penale del Palazzaccio che ha ripreso il principio enunciato dai giudici di merito. In particolare, � stato ribadito che sorge la responsabilit� penale e amministrativa dell'ente anche �in forza del rapporto di immedesimazione organica con il suo dirigente apicale�, pertanto �l'ente risponde per fatto proprio senza coinvolgere il principio costituzionale del divieto di responsabilit� penale per fatto altrui (art. 27 Cost)�. I giudici di legittimit� hanno poi aggiunto come nel caso di specie non si posa delineare �un'ipotesi di responsabilit� oggettiva, dovendo sussistere la c.d. �colpa di organizzazione� dell'ente, il non avere cio� predisposto un insieme di accorgimenti preventivi idonei ad evitare la commissione di reati del tipo di quello realizzato; il riscontro di un tale deficit organizzativo consente una piana e agevole imputazione all'ente dell'illecito penale realizzato nel suo ambito operativo�.
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