Data: 31/08/2010 09:00:00 - Autore: Avv. Paolo M. Storani
Francesco VIVIANO ed Alessandra ZINITI stanno rientrando dal mare; viaggiano veloci verso Palermo e sono le cinque di un pomeriggio che entrer� nella storia nera d'Italia: �, infatti, il 19 luglio 1992. Li chiama al cellulare un collega della redazione sportiva; infatti, sono giornalisti di �Repubblica� e si occupano di mafia. Il cronista sportivo abita a cinque chilometri da Via D'Amelio ed ha avvertito un gran botto. Dalle primissime notizie si tratterebbe di un attentato in stile libanese, come per Rocco Chinnici e Giovanni Falcone, al Dott. Peppino AYALA, che abita in un residence nei paraggi. La notizia �giusta' arriva al telefonino della Dott.ssa Morena PLAZZI, all'epoca giovane pm a Sciacca, oggi Sostituto Procuratore a Bologna, ove mi pare abbia condotto le indagini sull'ex Sindaco PD Delbono. Morena urla disperata agli amici di spiaggia: �Hanno ammazzato Paolo, Paolo Borsellino e con lui sono morti anche gli Agenti della sua scorta�. Quando giungono sul posto Via D'Amelio � ancora in preda agli incendi scaturiti dalla terribile esplosione, �una scena apocalittica�. Alzando lo sguardo �sulla facciata del palazzo dove abitava la madre di Paolo Borsellino, brandelli di carne, carne umana, quelli di Paolo ��. L'incipit serve per entrare nel clima del libro scritto dai due segugi di �Repubblica� per i tipi di Aliberti Editore. Arriva l'aprile del 2004 ed il misterioso �Signor FRANCO� avverte Massimo CIANCIMINO dell'imminente arresto di Bernardo PROVENZANO. E' �l'uomo che aveva sempre protetto Don Vito Ciancimino con il quale aveva fatto anche affari e deciso le strategie politiche non solo siciliane per oltre un ventennio�; allora Ciancimino jr �consegna la sua lettera-testamento� proprio a Francesco Viviano, autorizzandolo a �prelevare presso un avvocato romano tutti i documenti di Vito Ciancimino che erano custoditi da Massimo�. L'ex Sindaco di Palermo fu colui che ispir� Mario PUZO per "Il Padrino" (Vito Corleone � il nome del protagonista del romanzo, Vito come Ciancimino, Corleone come il paese da cui proveniva il figlio del barbiere). Viviano, che Ciancimino jr definisce �unica persona di mia fiducia oltre al mio legale�, � in grado di rivelare per la prima volta, con un inedito manoscritto di Vito Ciancimino, l'identit� del Signor Franco �alias Keller Gross�. Costui, secondo Ciancimino jr apparterrebbe ai servizi segreti. Nel libro compaiono documenti estremamente interessanti, come la lettera inviata da Vito Ciancimino alla Commissione Parlamentare Antimafia: �Ma nessuno volle ascoltarlo. Nessuno volle sapere quale era il disegno pi� vasto che poteva spiegare altre cose, molte altre cose. Nessuno ebbe curiosit� di quelle gravissime affermazioni e denunce di Vito Ciancimino che, come detto, non era un Signor nessuno� ricordano gli Autori. Ora si pu� ascoltare, invece, Massimo Ciancimino, che, per�, pu� soltanto fornire rivelazioni de relato su quel che gli aveva narrato in vita suo padre Don Vito. La parte forse pi� incisiva del libro � quella dedicata alle rivelazioni di Gaspare SPATUZZA che confuta le tesi di Vincenzo Scarantino e che condurranno di necessit� alla revisione del processo per la strage che cost� la vita al prestigioso Magistrato ed alla sua scorta. Addirittura Viviano-Ziniti offrono un numero consistente di appunti che una mano ignota avrebbe vergato a mo' di suggerimenti e correzioni di precedenti versioni gi� rese dallo Scarantino. La testimonianza del valoroso e profetico giudice Dott. Luca TESCAROLI, oggi in servizio avanti all'Autorit� Giudiziaria di Roma, � la chiusa di un volumetto aggiornatissimo. In sintesi, per chi voglia documentarsi consultando un dossier compilato da due cani da tartufo, suggeriamo �I Misteri dell'agenda rossa� � Autori Francesco Viviano ed Alessandra Ziniti, ch'� edito da Aliberti nel 2010 nella collana Yahoopolis, si compone di 158 pagine avvincenti ed aggiornatissime e costa �15,00, ben ripagati dal caleidoscopio di curiosit� sul mondo di Cosa Nostra e dintorni.
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