Data: 10/10/2010 08:30:00 - Autore: V.Z.
La Commissione Europea ha avviato una nuova procedura d'infrazione al Trattato istitutivo dell'Unione Europea perch� l'Italia non ha ancora conformato pienamente alla normativa comunitaria il piano programmatico per la gestione dei rifiuti nel Lazio, lo strumento che avrebbe dovuto garantire a tutti i cittadini italiani di vivere in un ambiente salubre e privo di contaminazioni nocive. La c.d. �situazione rifiuti� in Campania, come si apprende da tutti gli organi di informazione, � di nuovo esplosa nelle ultime settimane, con rivolte cittadine contro la costituzione e il potenziamento di discariche. La realt� � sicuramente allarmante e meriterebbe ben altra operativit� delle Istituzioni. Eppure qualche passo in avanti si sta compiendo. Innanzitutto, l'articolo 11 della legge 13.8.2010, n. 136 (in G.U. n. 196 del 23/08/2010) ha inserito il comma 3-bis all'articolo 51 del codice di procedura penale: ora il traffico illecito dei rifiuti, previsto dall'art. 260 del D.Lgs. n.152/2006 ss.ii.mm., viene annoverato tra i reati di stampo mafioso e, quindi, rientra nel Piano straordinario antimafia, approvato con la stessa Legge n.136 del 2010. Un altro spiraglio che denota una certa attenzione alla problematica � il successo registrato lo scorso 2 ottobre dalla �Prima giornata del riciclo e della raccolta differenziata di qualit��: � un evento organizzato dal Ministero dell'Ambiente e dal CONAI che ha visto la collaborazione di ben venti citt� italiane, nelle quali � stato distribuito il �Decalogo della raccolta differenziata di qualit��.
Tutte le notizie