Data: 15/10/2010 08:00:00 - Autore: V.Z.
La legge 31 dicembre 2009, n. 196 ha sostituito il Documento di Programmazione Economico Finanziaria (D.P.E.F.) con la Decisione di Finanza Pubblica (D.F.P.), ad oggi il principale strumento di programmazione a livello statale; la DE.P.F. ha lo scopo di delineare, nell'arco di almeno tre anni, con un particolare focus sull'anno in corso, gli obiettivi e le relative manovre economico-finanziarie per raggiungere i singoli risultati. Per la precisione, secondo quanto indicato dall'art. 10 della legge 31 dicembre 2009, n. 196, essa, dopo aver allargato lo sguardo oltre i confini del nostro Paese per offrire un quadro della situazione economico-finanziaria internazionale, si concentra sull'Italia, definendone le previsioni macroeconomiche tendenziali e programmatiche con riferimento a ognuno degli anni considerati. Altro scopo fondamentale della DFP � quello di chiarire quali sono i parametri economici essenziali cui si � fatto riferimento nella formulazione delle previsioni stesse, in coerenza con gli andamenti macroeconomici tendenziali e programmatici. Ebbene, durante la discussione parlamentare sulla D.P.F. 2011-2013, che � attualmente in corso, lo scorso 5 ottobre, il Ministro dell'Economia Giulio Tremonti ha manifestato la propria serenit�, non solo circa il pieno raggiungimento degli obiettivi sul 2010, ma anche in merito al contenimento del debito pubblico negli anni avvenire e, pi� in particolare, in riferimento alle proiezioni sulla spesa per pensioni in Italia. La riforma fiscale, ha poi precisato il Ministro, non prevede l'eliminazione delle Province: questa, infatti, anche se fosse attuata, ovviamente previa riforma costituzionale, permetterebbe il risparmio di solo 100-200 milioni di euro, cifra tutt'altro che risolutiva rispetto alle necessit� finanziarie della riforma fiscale all'esame del Parlamento.
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