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Data: 20/10/2010 11:00:00 - Autore: Avv. Paolo M. Storani Negozio giuridico è la parola fresca di giornata: i pandettisti tedeschi ne esaltarono la forza creatrice della volontà umana; poi Piero SCHLESINGER, in una delle varie prefazioni a quel "Manuale di Diritto Privato" di Andrea TORRENTE che ha assiduamente e lodevolmente aggiornato (a me piace moltissimo anche quello dell'immenso Prof. Alberto TRABUCCHI, ma è questione di gusti, non di levatura scientifica), certificò il ripensamento sul ruolo della figura del negozio giuridico, optando per la centralità della disciplina del contratto, ormai omnipervasivo. 'Negotium' vuol dire affare e, testimonianza della continuità storica del linguaggio giuridico, lo ritroviamo pari pari in Goldoni: oh, che negozio è mai questo?! A dimostrazione dell'andamento carsico e della vitalità delle parole, che sono come le persone ed i popoli, nell'intervento del 17 ott '10 ho, per contro, adoperato il termine per la bottega aperta al pubblico in cui il Cliente ora entra senza prima prendere appuntamento con la segretaria e conferisce illico et immediate con il legale: la 'merce' in offerta è la scienza giuridica, si vendono pareri legali freschi e fragranti come il buon pane d'una volta ma a prezzi modici e non ...lievitati (si spera di non trovarvi l'equivalente leguleio delle mozzarelle blù!). Non mi scandalizzo che si sia transitati da un'astrazione bellissima di stampo teutonico ad una materialità di stringente attualità: il LEGAL STORE. Domandavo: che ne pensate degli AVVOCATI DI STRADA, dei ...negozi giuridici intesi come serranda, saracinesca del tipo bottega per strada per la soluzione di problemi rapidi e relativamente semplici, di piccinerie che transitano maligne insinuandosi asfissianti nella mente delle persone, che, però, non vogliono sobbarcarsi alla trafila della richiesta di un appuntamento all'avvocato per così dire 'tradizionale'? Andreste (o già andate) dagli avvocati di strada chiedo ai lettori-non avvocati? Come Vi trovate? Sapete se per caso si avvalgono di un depliant chiaro in cui espongono al pubblico le condizioni alle quali viene fornito il servizio? E mi farebbe un enorme piacere che intervenisse nella discussione qualche Collega che già gestisce realtà eguali o similari. E vorrei domandargli se sia mai entrato in negozio un cliente che abbia richiesto un parere proprio su un negozio giuridico. E l'intenzione di aprire un negozio giuridico è espressione equivoca: intendo forse avviare un affare con qualcuno o impiantare l'attività di avvocato on the road? Mi viene così in mente la nozione di PALINDROMO, dal greco palìndromos che significa che corre indietro, derivando da 'palin' "in senso opposto" e 'dromos' "corsa". Esistono vocaboli che possono leggersi indifferentemente da sinistra a destra e viceversa, del tipo 'oro', 'ingegni' ed 'anilina' ed esiste addirittura un intero verso del V Secolo attribuito a Sidonio Apollinare: "Roma tibi subito motibus ibit amor". Ansioso e curioso affido a Voi il form ad una condizione: quando entrate nel negozio giuridico, vedete di non sfracellarVi sul gradino. |
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