Data: 06/11/2010 08:19:00 - Autore: V.Z.
Nel nostro Paese � particolarmente grave il fenomeno dei ritardi, anche davvero clamorosi, con cui una parte delle PP.AA. saldano i conti con i loro fornitori. Con particolare riferimento agli Enti Locali, tale inefficienza non di rado � il risultato di una volont� politica che �suggerisce� agli impiegati addetti alla liquidazione delle fatture di posticipare le uscite di cassa, magari, specie in questi ultimi anni, per permettere all'Ente di rispettare il c.d. �patto di stabilit��. I gravi ritardi, purtroppo, non di rado sono una delle cause che contribuiscono, anche in maniera rilevante, a determinare la crisi di liquidit� delle imprese fornitrici che, trattandosi in genere di piccole e medie imprese, arrivano anche a non riuscire pi� ad accedere ai canali del credito e perfino a fallire. Consapevole di tale situazione, l'U.E. ha adottato una direttiva avente lo scopo di porre un freno a siffatto mal costume e, di riflesso, di sostenere l'economia. Il provvedimento, che attende di essere recepito dagli Stati membri entro 24 mesi, prevede, tra l'altro, che le PP.AA. dovranno pagare i fornitori di beni o servizi, di regola, entro 30 giorni, prorogabili di altri trenta solo in casi eccezionali. Scaduto tale termine, l'U.E. ha indicato un tasso di legge applicabile agli interessi di mora maggiore e, pi� precisamente, pari ad almeno 8 punti percentuali al disopra di quello di riferimento della Banca centrale europea. Tale tasso potr� essere addirittura aumentato, ma non diminuito, dai Paesi aderenti, i quali, pi� in generale, restano abilitati a introdurre o salvare eventuali norme di maggior favore per le imprese creditrici.
Tutte le notizie