Data: 28/11/2010 09:30:00 - Autore: Avv. Paolo M. Storani
Purtroppo viviamo l'era in cui il DISPREZZO per le donne è all'acme. Un esempio terra terra; non so se avete letto il mio pezzullo di qualche giorno fa, vale a dire 24 nov '10, sull'espressione partenopea "VAJASSA" rivolta da Mara Carfagna ad Alessandra Mussolini; quando un uomo si arrabbia, si dice che ha le palle (riferimento sessuale esplicito), ha carattere. Per converso, se si infuria una donna, tiene comportamenti uterini. Ha scatti isterici. Ed isteria per l'appunto deriva dal greco 'hystera', utero. Notare che di un uomo non si dice praticamente mai che è isterico; nella psichiatria ottocentesca si sosteneva che colpisse generalmente le donne, ma non sempre loro. Per le fantasticherie del giurassico la donna era isterica perché, guarda un po', le si muoveva l'utero. Mavalà! Dell'uomo si dice più frequentemente che si incazza con la presenza perentoria e compiaciuta nell'etimologia allusiva all'organo sessuale maschile. Con decenza parlando 'cazzo' è di etimologia molto incerta, ma per assurdo pare riconducibile ad un femminile: 'cattia', mestolo; poi nel latino del Medioevo si adopera casseruola e si può affermare senza tema di smentita che 'cazza' è italiano corretto ed attuale anche se per pudore lessicale nessuno si azzarderebbe mai ad utilizzarlo al posto di casseruola, mai e poi mai nel diminutivo 'cazzetta' che lascerebbe sgomenti gli astanti. Esistono Cazzago Brabbia (Varese), Cazzago San Martino (Brescia), Cazzano di Tramigna (Verona) e Cazzano Sant'Andrea (Bergamo), mentre Fallo (Chieti) è un minuscolo Comune del Medio Sangro, che vanta circa 155 abitanti, se nessuno si è mosso dal paesino mentre sto scrivendo. Un altro studioso lo fa risalire alla deformazione del maschile di 'oca', vale a dire 'OCO'. Alla chiusura del cerchio il simbolo fallico è un OCO proprio come oggi si dice della donna sciocca. Tant'è che nel gergo è nata l'espressione similare 'cazzone'. Le parole sono talmente vive che adorano giocare e forse ci prendano un po' in giro. La donna ha le cose sue, vale a dire ch'è un essere umorale per via delle mestruazioni. Oppure si sottolinea che è vecchia inacidita perché non le ha più. Un uomo vecchio, invece, è saggio e se ha le sue cose sono possedimenti, la roba di Mazzarò direbbe Giovanni Verga. Il Senato romano, l'assemblea degli anziani, i Patres: chi avrebbe osato definirne i membri (altro termine fallico) dei 'rinco'?! Se il vecchio saggio sta per esprimere la sua attesa opinione, l'uditorio si prepara con attenzione massima all'ascolto di quel che ha da dire. Se nella sommersione napoletana di MUNNEZZA Mara Carfagna, laureata in giurisprudenza a ventisei anni con centodieci e lode, ha denunciato delle questioni campane di legalità assai rilevanti e purtroppo di strettissima attualità sui termovalorizzatori, è prevalso il lancio mediatico che fosse la donna segreta di Italo Bocchino. Al punto che la consorte del capogruppo di Fli ha dovuto pure rilasciare un'intervista in proposito, mentre il Ministro alle Pari Opportunità ha ricordato che si sposa in giugno, con un altro ovviamente. Quando una donna fa carriera si pensa che il merito sia della bellezza e dei corteggiatori ed amanti che ha o che ebbe. Ebbene, Mara Carfagna sarebbe l'archetipo di tutto questo. Eppure quanti talenti ha, quante idee valide ha diffuso dopo un rodaggio difficile; quando non sarà più Ministro della Repubblica si potrà tributarle il raro riconoscimento di aver agito al servizio del suo Paese; molti ex-ministri hanno fatto, invece, una figura cacina anche se ricicciano sempre in qualche altro importante incarico; tra i politici v'è perfino chi afferma che SE NE FREGA delle prerogative del Capo dello Stato; poi, costui tentando di smentire, conferma esplicitamente quel che aveva già affermato con assoluta chiarezza. Mara Carfagna, per contro, ha perfino ammesso pubblicamente di avere fatto errori, come avvenuto sulla questione dei gay: nel maggio 2010 ha dichiarato: "Chiedo scusa, avevo dei pregiudizi". Grandiosa per l'Italia! Dicono sia la ministra più bella del mondo; certo, è di gradevole aspetto, non bellissima, ma si è posto troppo l'accento sul suo appeal e poco o niente su quel che ha fatto in concreto contro il muro dell'omofobia e della diffidenza verso gli omosessuali, ricevendo apprezzamenti anche da Rete Lenford, da Arcigay ed Arcilesbica e via elencando. Ma la sostanza delle sue sincere idee, che so io, sullo STALKING, viene spesso svilita e sottovalutata e se fai un giro in internet trovi solo e soltanto le sue foto dei calendari. Quando ho scritto il pezzo sulla VAJASSA ho controllato se si chiamasse all'anagrafe veramente Maria Rosaria, come ricordavo a memoria. Ebbene, ci sono solo foto sexy. Mi sono già chiesto su Studio Cataldi: donna panda e quote rosa; servono, ad esempio in politica? A quando una donna premier o presidente della repubblica (Emma Bonino rasentò la candidatura quando prevalse Carlo A. Ciampi, forse solo Tina Anselmi e Nilde Jotti avrebbero potuto aspirare al soglio presidenziale)? Angela Merkel in Italia che lavoro farebbe? Nei gangli del potere le donne sarebbero così sensibili alla dilagante corruzione che ammorba il nostro Paese come mai era accaduto in passato? Tant'è che si usa DAZIONE nel lessico tecnico-giuridico "per rendere assolutamente neutro l'atto del pagamento ...dazione è termine che funge da filtro della carica di disvalore connessa a vocaboli come corruzione, concussione e finanziamento illecito" per dirla con il sommo Prof. Avv. Ennio AMODIO nel suo "Mille e una toga", fuori collana di Giuffrè pubblicato qualche mese fa. Lorella ZANARDO, che ha vissuto molti anni all'estero, ha scritto il meraviglioso libro "il corpo delle donne", edito da Feltrinelli - Serie Bianca, aprile 2010, €13,00. Un testo definitivo, un ritratto urticante ma fedele della condizione femminile in Italia. Molto triste.
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