Data: 21/03/2011 09:00:00 - Autore: Emanuele Ameruso
Gioved�, il Consiglio di Sicurezza dell'Onu si riunir� per ridiscutere il testo sulla �No Fly Zone� in Libia e per approvare sanzioni contro il regime del Colonnello Gheddafi. Non si conosce ancora il testo definitivo sulle sanzioni, ma � facile prevedere che esso preveder� che non si potranno avere relazioni commerciali con la Libia, quindi, non si potr� acquistare o vendere alcunch� con Tripoli. Se il testo, come ovvio, verr� approvato, ci� implicher� per noi l'impossibilit� di acquistare petrolio e gas dalla Libia, senza incorrere in sanzioni. Ebbene, l'Eni mette in guardia dai rischi di una tale operazione, che essa � pronta ad eseguire, rimettendosi alle decisioni delle istituzioni. Il gas rappresenta per gli italiani quasi il 10% dell'approvvigionamento, quindi, meno gas significa meno offerta e prezzi pi� alti. A rimetterci, dunque, saranno i consumatori. Pi� complesso il discorso sul petrolio. Infatti, mentre per il gas � facile il blocco dell'import, in quanto esso ci giunge direttamente tramite il gasdotto, per il greggio sar� pi� difficile capire quale porzione di petrolio che consumiamo venga da Tripoli. Il greggio viene venduto in loco, ma poi raffinato altrove, per cui diventa complesso distinguere tra petrolio libico e quello di altri stati. Per avere un'idea delle cifre di cui parliamo, pensiamo che nei primi 10 mesi dell'anno abbiamo comprato petrolio dalla Libia per circa 6,4 miliardi di euro e gas per 1,7 miliardi.
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