Data: 06/04/2011 10:00:00 - Autore: Luisa Foti
Ad distanza di alcuni anni dall'eliminazione delle tariffe minime ad opera del cd. �decreto-Bersani�, il caro parcelle divide avvocati e clienti. Mentre le associazioni che tutelano i consumatori continuano a ricevere segnalazioni in merito a richieste di parcelle �astronomiche�, gli avvocati denunciano l'abolizione delle tariffe minime che, secondo la categoria, ha avuto l'effetto di abbassare di tanto la qualit� del servizio. Come fa sapere il Consiglio Nazionale Forense �abbiamo proposto nella riforma forense il ripristino delle tariffe minime vincolanti, dopo l'abolizione da parte del decreto Bersani, come garanzia della qualit� della prestazione, anche se per legge il compenso � sempre stabilito liberamente dalle parti. Come abbiamo spiegato in commissione Giustizia alla Camera, in occasione dell'audizione sulla riforma forense, la giurisprudenza comunitaria e italiana hanno sempre ritenuto legittimo il sistema tariffario, che quindi non � contro l'Europa (�) Ci risulta poi che - spiegano in conclusione dal Consiglio nazionale forense - che l'abolizione dei minimi tariffari non abbia avvantaggiato il singolo consumatore, quanto banche e assicurazioni, che hanno potuto rivedere al ribasso le convenzioni con i loro avvocati�.
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